chi siamo
Il Circolo
Scacchistico Palamede è
un'Associazione Sportiva Dilettantistica senza fini di lucro.
Ha
come scopo principale la proposta assidua del gioco/sport degli
scacchi alle persone di ogni età, appartenenza etnica o religiosa e
di qualsivoglia censo, quale strumento pedagogico e formativo,
perseguita anche attraverso l’organizzazione di eventi sportivi.
L’Associazione
inoltre promuove attività motorie, culturali e ricreative aperte a
tutti e finalizzate allo sviluppo sociale della persona nonché al
miglioramento della qualità di vita, impegnandosi affinché,
nell’area in cui opera, vengano istituiti servizi stabili per la
pratica e l’assistenza dell’attività sportiva.
L’Associazione si conforma alle norme e alle direttive del CONI,
nonché agli statuti e ai regolamenti degli Enti di Promozione
Sportiva da questo riconosciuti
e alle disposizioni della Federazione Scacchistica Italiana.
Presidente:
Fabrizio Ambrogi
Vice
Presidente e Direttore Tecnico: Fabrizio Maggi
Responsabile
Settore Giovanile: Federico Guerrieri
Curiosità: chi è Palamede e perché il
Circolo si chiama così
Palamede è stato un eroe del ciclo troiano, ma sconosciuto a Omero: è
ricordato in molte fonti, a partire dai ciclici. Figlio di Nauplio e
di Climene (o, secondo alcuni, di Filira o di Esione), è detto nativo
di Argo, nei cui pressi pare abbia avuto anche un tempio (secondo
alcuni era d'Eubea); ma il suo mito ha elementi che mostrano origine
fenicia o contaminazione con miti fenici e cioè, più che il nome, che
pare connesso con παλάμη (remo) - si pensi anche al nome di un suo
fratello, Οἴαξ (timone) - la fama della sua sapienza e le invenzioni
(alfabeto, numeri, monete) oltre ai calcoli astronomici a lui
attribuiti. Si dice anche che durante l'assedio di Troia interpretasse
alcuni prodigi celesti e spiegasse un'eclissi solare. Partecipò alla
guerra troiana e fu quegli che smascherò la pazzia simulata da Ulisse
per non intervenirvi. Morì per una vendetta di questo. Secondo la
versione che pare canonica (seguita probabilmente da Eschilo, Sofocle,
Euripide), Ulisse simulò con uno stratagemma che Palamede volesse
tradire i Greci, corrotto dall'oro di Priamo, facendolo così uccidere.
Gli si attribuiscono infine altre invenzioni, come quelle del gioco
dei dadi e degli scacchi. Ecco perché abbiamo scelto questo
nome: per recuperare un'importante tradizione e perché abbiamo
un'innegabile attrazione verso una figura così carismatica e avvolta
nel mistero.